Rieducazione posturale

Soffri di mal di schiena o mal di collo che peggiora quando mantieni per tanto tempo una posizione?

Hai le spalle molto chiuse e arrotolate? Ti capita mai di ritrovarti con le spalle molto elevate senza accorgertene?

Hai problemi morfologici articolari come ad esempio iperlordosi, ipercifosi, scoliosi, ginocchio varo-valgo o piedi piatti-cavi?

Soffri di una patologia reumatica e hai problemi di rigidità della colonna e/o della gabbia toracica?

Sei uno sportivo e vuoi migliorare la tua performance, lavorando sulla tua elasticità e prevenendo di conseguenza gli infortuni?

Hai degli atteggiamenti posturali scorretti e vorresti correggerli?

 

Allora il metodo di Rieducazione Posturale Globale potrebbe esserti di aiuto! Vediamo insieme di cosa si tratta.

La Rieducazione Posturale Globale

La Rieducazione Posturale Globale (RPG) è una metodica rieducativa fisioterapica sviluppata da Philippe Emmanuel Souchard, che fa parte delle discipline terapeutiche che considerano olisticamente l’individuo, a livello muscolare. L’obiettivo, infatti, è ricercare una condizione di omeostasi dell’organismo lavorando sul riequilibrio delle tensioni muscolari e fasciali che creano un’azione di compenso e/o difesa antalgica e portano ad avere delle disfunzioni articolari.

RIEDUCAZIONE: significa cambiare le cose in profondità utilizzando un trattamento causale che prevede un LAVORO ATTIVO del paziente al fine di prevenire recidive e cronicità.

POSTURALE: vengono utilizzate delle posture per superare i problemi biomeccanici.

GLOBALE: attraverso una visione globale si mettono in relazione logica nello spazio e nel tempo gli elementi che ci permettono di risolvere un problema meccanico,  individuando così la disfunzione alla base delle patologia.

Come funziona 

I muscoli adattano la propria lunghezza a seconda delle attività in cui vengono maggiormente sollecitati, ad esempio si modificano eseguendo movimenti ripetitivi o mantenendo posture prolungate (lavoro sedentario, attività che richiedono di rimanere a lungo in piedi, sport asimmetrici…). Quando l’organismo mantiene una postura prolungata nel tempo o subisce un trauma o uno stimolo doloroso, riorganizza di conseguenza la muscolatura inibendo o attivando specifici gruppi muscolari. Queste retrazioni mio-fasciali che si sono formate creano quindi degli squilibri anche in altre parti corporee, si alterano infatti le tensioni reciproche che permettono di mantenere il corretto posizionamento e allineamento dei segmenti nei diversi piani dello spazio. Per fare un esempio, la corretta tensione reciproca tra la muscolatura anteriore e posteriore della coscia mantiene il giusto allineamento del ginocchio e basta un singolo elemento corporeo alterato che la postura si modifica di conseguenza: in questo caso un accorciamento della catena anteriore aumenta il varismo e la rotazione esterna di femore, mentre uno della catena posteriore aumenta il valgismo e la rotazione interna di femore.

Le deformazioni morfologiche sono dovute alle tensioni tra i muscoli tonici, infatti ogni aumento tensivo all’interno di un muscolo provoca un incremento di tensione del suo antagonista complementare creando un aumento generale della compressione articolare.

La RPG considera le differenze anatomiche, metaboliche e funzionali tra fibre muscolari statiche e dinamiche, infatti l’alterazione della funzione muscolare statica è la principale responsabile di atteggiamenti posturali errati e di conseguenti disfunzioni meccaniche dolorose. Per lavorare su queste fibre si lavora sul riequilibrio delle tensioni miofasciali, agendo sull’allungamento di muscoli antigravitari accorciati di differenti catene muscolari statiche, che con il loro accorciamento possono essere responsabili del sovraccarico articolare. Questo allungamento si ottiene utilizzando posture “attive” che vengono scelte a secondadelle catene di coordinazione neuromotoria che risultano alterate. Il paziente, attraverso il lavoro attivo dato dall’esecuzione di un  particolare tipo di respirazione chiamata “paradossa” e di  contrazioni muscolari isometriche in posizione eccentrica, corregge la disfunzione insieme al terapista per contrastare il meccanismo patologico muscolare che produce retrazione tendinea e ipertono conseguenti al dolore.

Ma perché lavorare sulla respirazione è così importante?

Il dolore e/o qualsiasi sforzo da parte del paziente provoca un blocco respiratorio in inspirazione, con conseguente blocco del Diaframma. Questo muscolo è fondamentale perché svolge un ruolo di connessione e di trasmissione di forze essendo in collegamento con la colonna vertebrale, il torace, lo sterno e i visceri. Bisognerà quindi mobilizzare il diaframma in espirazione, altrimenti l’allungamento delle altre catene sarà vano.

Cosa facciamo noi

Il Fisioterapista, attraverso una visione di insieme e tenendo conto che ogni individuo è unico e che non esiste un trattamento standardizzato per una patologia, andrà a valutare la postura spontanea del paziente e considerando il sintomo come segno di squilibrio del corpo andrà a ricercare la causa attraverso la messa in tensione delle diverse catene.

Durante la valutazione si potrà già vedere che applicando delle correzioni il paziente attuerà dei compensi in altri segmenti corporei, che saranno una conferma dell’accorciamento di quella catena. L’individuazione dei compensi è fondamentale perché, durante il trattamento, l’esercizio di allungamento sarà efficace solo se questi verranno corretti.

Una volta individuato il distretto corporeo meno mobile e quello con il tessuto più “denso” si riuscirà a capire quali posture saranno le più efficaci per il trattamento.

Durante l’esecuzione di queste posture il Fisioterapista manterrà una decoaptazione articolare e contemporaneamente eseguirà delle correzioni manuali senza però perdere la trazione, mentre il paziente verrà guidato per controllare i propri compensi, mettere in pratica la respirazione paradossa ed eseguire le contrazioni isometriche.

Tramite la RPG si correggerà l’anomalia posturale portando il paziente al suo stato originale di salute, modificando anche la percezione del proprio corpo così da prevenire eventuali recidive.

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